lunes, 28 de diciembre de 2009

Que mal se vive....

In questo momento siamo a Gili Trawangan, isoletta fra Bali e Lombok; unici mezzi di locomozione sono biciclette e carretti trainati da cavalli, non esistono veicoli a motore; ieri abbiamo fatto il giro dell'isola, a piedi, in un paio d'ore. Na meraviglia! Si sta benissimo, ci si abbrustolisce un poco al sole e dopo si va a fare un poco di snorkeling ( a maschera e u tubo!!). Mi ricordo che da piccolino a mondello vedevo le violette....oggi ho nuotato per qualche minuto, solo a 50 metri dalla costa, con una tartaruga che sembrava volare in acqua. Il giorno di S. Stefano eravamo in barca ed un gruppo di una decina di delfini ci ha accompagnato per un bel pezzo. Domani si parte per altri luoghi incredibili alla ricerca di animali mostruosi: il varano di Komodo.
Non riesco a credere che sto vivendo per davvero quello che sto vivendo. Non me lo sarei mai sognato in vita mia ed adesso sono quasi 4 mesi di viaggio in luoghi incredibili. Prima di andare a dormire accendero' un cero e faro' una preghiera a San Culo!!!

viernes, 25 de diciembre de 2009

Una Navidad Diferente

Bali, 25 de diciembre, a unos 30º aproximadamente. Hoy nos hemos levantado temprano. Después de un desayuno buffet de rey con todo tipo de fruta, ensaladas, dulces, huevos fritos, bacon,… nuestra mayor preocupación es si bañarnos en la piscina o en la playa.
En cuerpo estamos en Bali, pero en mente no. Estamos felices pero a mitad. Nos gustaría estar con los nuestros, poder contar todo lo que hemos vivido hasta ahora: desde la inolvidable India hasta la lujosa Bali, eso sí, con una buena copa de cava y un buen plato de jamón.
Pero no todos los sueños se pueden hacer realidad.
No es fácil estar lejos de la familia, de los amigos,.. y menos en estas fechas, pero como dicen mis padres: Todo se andará.
Solo me queda deciros: Feliz Navidad!!!!!
PD: (el resto se lee entre líneas)

jueves, 24 de diciembre de 2009

Viaggio Natale

24 dicembre, ore 17.23..insomma Natale é!! Qui a Bali sembra un giorno come un altro, solo negli hotel e nei ristoranti ti accorgi, per qualche sparuto addobbo, che ormai ci siamo. Adesso siedo a bordo piscina, a 3 metri dalla spiaggia ed in costume. Eppure la testa, almeno in parte, non é qui. Mi voglio godere appieno ogni secondo di questo meraviglioso viaggio ma oggi e domani sará difficile non provare nostalgia e voglia di stare con la famigghia!! E poter raccontare di persona le cose che vedo, i posti che visito, le persone che conosco. Raccontare del cratere di Ijen, un girone dantesco con fumi sulfurei ed odore di zolfo che ti toglie il respiro. Oppure dell'alba in cima al cratere del vulcano Bromo dopo una scarpinata alle 5 del mattino. O delle risaie che ricoprono tutta east Java ed anche Bali, dove spettacolari terrazzamenti arrivano fino al mare. O delle sconfinate spiagge vulcaniche, delle onde che si ergono sulle barriere coralline e vengono cavalcate da decine di "surfisti". O del tedesco che ha avuto un attacco di cuore 3 mesi fa e si prende le medicine bevendo birra, dopo un trekking di 3 ore. Vorrei raccontare tutto questo di persona ma non posso.
Oggi sono felice a metá. L'altra metá di oggi la recupereró con gli interessi fra 9 mesi circa, quando torneró. La partenza ed il tragitto sono meravigliosi. Ma una delle parti piú emozionanti e belle del viaggio é il ritorno.
Buon Natale Franci, Buon Natale mamma, buon Natale papá.

E BUON NATALE A TUTTI!!!!!

domingo, 6 de diciembre de 2009

Same same...but different!

Oggi ritorniamo a Bangkok, di nuovo, dopo 15 giorni in Laos. Un paese, come dice il titolo del post, simile ad altri del sud est asiatico peró diverso. Impossibile non paragonare i monumenti con quelli delle vicine Cambogia e Thailandia, o lo stile di vita che assomiglia a quello del Vietnam. Peró diverso perché meno sviluppato, meno ingolfato di gente e di traffico, piú verace. Il nord é popolato da molte etnie che vivono sulle montagne in piccoli villaggi, luogo ideale per trekking nelle foreste. Luang Prabang la perla del paese con i suoi Wat, i monaci buddhisti, ed il Mekong ad abbracciarla. Consiglio a tutti di visitarla e di visitare il night market, specialmente la strada piena di bancarelle e griglie piene di cibo di ogni sorta, spesso non identificabile. Vientiane é tranquilla ed accogliente, una capitale a misura d'uomo. Si Phan Don, centinaia di isole sparse per il Mekong, in una di quelle si puó passare il tempo dondolandosi su un'amaca ed osservando il fiume scorrere. Ed i sorrisi della gente, come ovunque qui in Asia, ti accolgono sempre. Una cosa curiosa: non finiamo di incontrare persone giá incontrate in altri paesi od in altre cittá del Laos. Robert e Beta, Russell ed Evi e poi ancora tante altre persone di cui non ricordiamo i nomi ma con cui abbiamo condiviso una parte, piccola o grande, della nostra avventura. Fra qualche giorno Kuala Lumpur e dopo Indonesia...Natale a Bali. E non é il titolo di un altro film-spazzatura, é il nostro futuro prossimo.

miércoles, 2 de diciembre de 2009

Laos

Cuanto por ver en Laos!!
se puede empezar por una ruta en el norte del país haciendo un trekking por el Parque Nacional Nam Ha, llegar hasta la provincia de Bokeo y mezclarse con una de las 34 etnias que alberga la zona, darse un paseo en barca por el Rio Mekong,..
Continuamos hacia el sud, disfrutando del bello paisaje, de las montañas, de los poblados, de la gente,.. Llegando a la Luang Prabang, antigua capital de Laos. Se respira un aire relajado y perfumado ( sera por las miles de frangipanis que hay), aunque por la noche este ambiente es un poco distinto: en el mercado de comida, donde uno encuentra a decenas de turistas, las brasas con pollo y pescado se venden a destajo.
Las telas, las camisetas, los souvenirs se extienden por el suelo por toda la calle principal, en donde las mujeres son las protagonistas del regateo.
Nuestro viaje continua en descenso hacia Vang Vieng, donde la actividad mas famosa aqui es hacer el llamado "tubbing": consiste en ir descendiendo el rio con un gran flotador e ir haciendo paradas en los distintos bares pre fabricados para tomar un long drink. La finalidad es terminar totalmente borracho. Despues de esto, tienes la posibilidad de pedir una happy pizza ( añaden marihuana, opio, hachis,...). No comments.
Al fin llegamos a la capital;donde coincidimos con los Sea Olympic Games, tienen a dos elefantes como mascota: Champa y Champi. Pasamos un par de días callejeando por la ciudad, visitando Templos, Budas,..

Laos tiene un poco de todo, asi que ha continuar disfrutando de ello unos días más!!

sábado, 21 de noviembre de 2009

Hasta Pronto Thailandia

En unas pocas horas saldremos de Pai hacia la frontera con Laos, exactamente en Chiang Kong. Esto significa que, después de más de un mes en Thailandia, pronto comenzará la cuarta etapa de nuestro viaje, nueva energía y curiosidad por descubrir lugares, personas, nuevas culturas. Es difícil explicar la emoción de superar una frontera, una línea que te lleva a otro mundo.


Thailandia, es un pais que transmite serenidad, con un estilo de vida relajado y agradable; uno se encuentra bien de inmediato aquí.

Es un pais donde se puede encontrar un poco de todo: las islas y sus playas y el mundo submarino. Bangkok durante el día y la noche. La historia y la religión, templos y ruinas en Sukhothai y Chiang Mai. Las montañas y el paisaje a Pai, cascadas, fuentes termales. Pai en su dia fue un paraiso para los hippies, ahora se ha convertido en el centro turistico de los thailandeses, pero no deja de ser un lugar de paz y relajación. ¿Será por el cultivo y trafico de opio años atrás?

Todavía muchos días de viaje por delante,con ganas de ir saltando de un sitio a otro, conociendo nuevos mundos, nuevos sitios donde poder callejear, donde poder conocer la forma de vivir de la gente.
Los valores de uno mismo van cambiando a medida que vas conociendo.
Gracias mundo por estar allí, y darme esta oportunidad de conocerte!!!

Avanti adagio, non vado di fretta

Fra qualche ora partiremo da Pai per il confine con il Laos, estattamente per Chiang Kong. Questo vuol dire che, dopo piú di un mese in Thailandi, a breve inizierá la 4ª tappa del nostro viaggio, nuova energia e curiositá per scoprire luoghi, persone, culture nuove. É difficile spiegare l'emozione di superare un confine, una linea che ti porta in un'altro mondo. Ovviamente lo abbiamo provato tutti, tante volte, ma ogni volta la sensazione é meravigliosa...almeno per me.
La Thailandia mi piace, soprattutto per la serenitá che trasmette, per il modo di vivere rilassato e piacevole. Indubbiamente non é il paese piú sorprendente che abbia visitato, peró sorprendentemente mi sono sentito a mio agio da subito. Forse per i trascorsi indiani che hanno segnato le origini del mio viaggio, una sorta di terapia d'urto preventiva. Le isole con le loro spiagge ed il mondo sottomarino. Bangkok di giorno e di notte. Alle 6 di mattina, dopo una lunga notte, mi ritrovo a far parte di un gruppo che piú eterogeneo non si puo: dall'americano che é stato in galera peché traffica droga (almeno cosí racconta, peró non mi risponde quando gli chiedo se nelle docce gli é mai caduta la saponetta..), il gay thailandese che mi dice che sono un angelo, l'imprenditore brasiliano che vive a BKK da 16 anni, il backpacker australiano che beve litri di birra come fossero acqua. La storia e la religione, Sukhothai, Chiang Mai, templi e rovine a mai finire. Le montagne e le bellezze naturali a Pai, cascate, acque termali. Pai mi ricorda, per il tipo di turismo occientale, Pushkar. Peró alla thailandese, ovvero una specie di piccolo rifugio nel nord della Thailandia pervaso da un'atmosfera paradisiaca, forse perché qui vicino coltivano ancora l'oppio e...tutti sono molto rilassati, casi della vita! E non posso non menzionare il piacere di incontrare dei carissimi amici di Barcellona a Bangkok e Chiang Mai, proprio bello. Una ventata d'aria di casa rigenera sempre. Magari in una futura tappa per il mondo mi capiterá di incontrare qualche altro amico o magari qualche familiare. Ancora tanti giorni di viaggio davanti, per fortuna. Avró fatto qualcosa di buono nella vita per meritarmi sto culo?? Non lo so peró intanto me la godo.
Mando un abbraccio collettivo, virtuale si intende.

sábado, 7 de noviembre de 2009

Thailand....work it out!!!!

Rieccomi dopo una latitanza dovuta al relax ed alla dolce vita che ci stiamo concedendo in Thailandia. Dopo le condizioni estreme dei mesi precedenti, qui nel paese del sorriso ci siamo ritrovati proiettati nuovamente in un mondo "moderno", diciamo di stile occidentale. La nostra residenza nella capitale...principesca...non aggiungo altro. Bangkok, per quanto caotica, ci risulta quasi tranquilla rispetto a citta' come Delhi o Kathmandu. E ci piace parecchio! Giriamo qui per circa tre giorni prima di partire per Phuket e le isole del mare di Andaman. Anche Phuket ci piace, visto che ci teniamo lontani dalle zone per "single men" e dormiamo in uno splendido hotel nel nord dell'isola, a Naithon Beach. Qui pace assoluta. Un giorno affittiamo una moto per ispezionare il resto della costa e capiamo il perche' della cattiva fama dell'isola. Dopo un paio di giorni partiamo alla volta di un'isola paradisiaca: Koh Phi Phi. Molti la conoscono e ci sono stati, quindi sanno di cosa parlo. L'isola e' piccola ma noi, non contenti, ci arrocchiamo in una spiaggia raggiungibile solo via mare in un posto che si chiama Phi Phi Relax Beach Resort. Mangiate, bevute, snorkel, barriera corallina, pesci di mille colori e spiagge da sogno che visitiamo durante le escursioni in barca. Su tutte Bamboo Island, una deliziosa isoletta con la spiaggia piu' bianca che possiate immaginare. Li conosciamo una coppia, Umberto e Ilaria, che lavorano li da tre mesi e ripartono il nostro stesso giorno, l'uno di novembre. Ragazzi davvero in gamba che speriamo di poter incontrare fra qualche mese in Brasile, dove vorrebbero iniziare una attivita' propria in qualche spiaggia del nord. In bocca al lupo!!
Da Phi Phi ci spostiamo verso il golfo dell Tahilandia, ovviamente in un'altra isola: Koh Tao. Qui sono deciso a prendere l'Open Water Dive...insomma fare un corso di immersioni per poterlo utilizzare nei prossimi mesi in Indonesia ed Australia. Purtroppo le condizioni del mare non sono le migliori, comunque sia l'esperienza e' bellissima e faccio quattro immersioni in questi giorni. Poca visibilita' ma non importa. Siamo in 6, numero massimo, con un istruttore svedese molto attento...scopriamo alla fine di essere il suo primo gruppo. Alla prima immersione, 2 metri scarsi di visibilita', due ragazze lasciano per attacchi di panico. Io non me ne ero accorto ed ero giu,a 9 metri, ad aspettare gli altri...erano rimasti tutti su a soccorrere le du malcapitate!! Dopo Koh Tao andiamo a Koh Phangan, ultima isola prima di ritornare a Phuket per volare a Bangkok. Purtroppo su questo versante il monsone inizia a novembre e....non sgarra di un giorno, si vede. Dal 2 piove spesso ma non la chiamo mica sfortuna; se questa lo e', voglio avere questa sfortuna tutta la vita. Stare in bellissime isole, non fare nulla a parte che rilassarmi e divertirmi ed in cambio sopportare solo qualche ora di pioggia. E che sara' mai.
Last but not least...la gente qui e' davvero meravigliosa. Qui hanno capito che un sorriso non costa nulla e fa vivere tutti molto meglio.
Sa wat dee krap amici.

domingo, 1 de noviembre de 2009

Sa Wat Dee krap Thailandia!!!

Entramos en el mes de noviembre, el tercer mes de nuestro viaje y ya en el tercer pais.
Thailandia: que diferente es de India y Nepal. Hay quienes lo pueden considerar demasiado occidental, no tan autentico, pero despues de nuestras aventuras indianas y nepalis, necesitabamos sentirnos un poco como en casa.

Despues de unos dias en Bangkok, hemos decidio irnos hacia las islas del Andaman Sea y (Phuket, Ko Phi Phi) y del Mar de la China (Ko Tao y Ko Pha Ngan), todas ellas afectadas por el Sunami de 2004. Ves esta maravilla de playas y uno no puede creerse lo que paso.

El turismo despues de aquello se vio afectado al 100%, pero desde hace un par de anos que la situacion se esta recuperando. Los hoteleros y todos los que se dedican al turismo estan haciendo un gran esfuerzo para que todo vuelva a ser como antes, aunque en sus mentes siempre estara aquel fatidico 26 de diciembre.

PD: fotos de Thailandia en unos dias....

viernes, 23 de octubre de 2009

Los Ultimos días en Nepal

Nos quedamos en Pokhara unos días, esperando a que los nubarrones desaparecieran. Despues de unos 5 días decidimos marcharnos. Nuestra sorpresa llegó el día de nuestra marcha, aquel día el cielo se levanto azul, el mas azul que os podáis imaginar. Pero nuestro plan era ya el ir hacia Kathmandu y conocer otras cosas.
Pokhara es un sitio recomendable para quienes quieran hacer un trekking o bien para relajarse, descansar. Es un sitio donde uno puede evadirse de todo, puede comer buen steak en el New Everest Steak House ( 400gr de carne por 6€,..sin comentarios)...

Nuestra llegada a Kathmandu fue chocante,.. despues de haber estado desconectados de toda civilización, nos pareció llegar a una gran urbe,..otra vez ruido, gente que te persigue para venderte cualquier cosa,..
Visita a Kathmandu los primeros días y luego alquilamos una moto para conocer la Valle de Kathamandu:
Bhaktapur, Nagarkot,Dhulikhel,Panauti,Patan,Bodhnath,Swayambhunath..Hemos leido que es la mejor opción. Nos da mucha mas autonomia, aunque conducir por estas carreteras no es nada fácil.

Si me diesen a elegir entre estos sitios, sin duda: Nagarkot. Subes a unos 2000m de altura. Silencio, paz, soledad,aire fresco,.. mucho mas relajante que Pokhara. Uno puede llegar a aburrirse,..Lo mas impresionante del sitio: las vistas a las montañas, dicen que en un día sin nubes se puede llegar a ver el Everest,.. :( nosotros no lo vimos, por cierto.


En esta ocasión cabe puntualizar que los turistas pagan entrada en los sitios de interés turístico cuando los nepalís no. Eso quiere decir que para pasear por alguna Durbar Square, ya sea de Kathmandu, Patan o Bhaktapur, uno tiene que abrir la cartera. A veces es un importe simbólico, pero pagar 10Dolares para entrar en Bhaktapur, me parece un robo!!! Para hacer un simil, es como si a todos los turistas que pasean por Las Ramblas de Barcelona, pagasen una entrada mientras que los barceloneses pasaríamos tan tranquilos por enfrente la taquilla. Vergonzoso,...





miércoles, 21 de octubre de 2009

NEPAL

Da Siddharta a Kipling

Fino al 4 ottobre siamo stati a Lumbini. Possiamo dire di aver visitato il luogo natio di Buddha, niente di piú. Per il resto abbiamo dormito e mangiato....ma adesso ci aspetta un poco di avventura. In Nepal dicono che, nello scrivere il libro della giungla, Kipling si sia ispirato proprio ai luoghi dove ci dirigiamo. Dormiamo in un bungalow in riva al fiume Rapti; sull'altra sponda, di fronte a noi, si estendono i quasi 1.000 km quadrati del Chitwan National Park. Sappiamo che sará difficile vedere Baloo, Sher Khan, o Baghera (quest'ultima impossibile) ma molte persone, sia guide che turisti, ci confermano che é quasi assicurato l'imbattersi in un rinoceronte. Mi piacerebbe perché in Africa é l'unico grande mammifero che mi é sfuggito, magari qui...invece niente!! Densitá 1 ogni 2 km quadrati (sono circa 500) ed io ho girato, prima a piedi e dopo in groppa ad un elefante, per circa5-6 ore, evidentemente trovandomi sempre nel km quadrato sbagliato. Comunque sia l'esperienza é emozionante, specie quando vai a piedi e non sai se incontrerai una tigre, un rinoceronte, un orso. Consiglio a tutti un'esperienza del genere.

L'Himalaya, Il parapendio ed Erodoto

"If the Himalaya are the rooftop to the world, then Pokhara has prime position on its front porch", (Lonely Planet). Credo che questa sia la frase perfetta per descrivere il posto in cui siamo, anche se abbiamo impiegato 5 giorni per poterlo scoprire.
Appena arrivati a Pokhara si scatena il diluvio e ci rintaniamo in hotel, dopo un po usciamo ed andiamo in giro per negozi. Vediamo decine di cartoline che ritraggono un posto vagamente somigliante a quello dove siamo, ma con un contorno irriconoscibile: immagini di un cielo azzurro intenso, un tranquillo lago, le colline (qui le considerano colline fino ai 1.500-2.000mt) ed oltre queste l'Himalaya, esattamente l'Annapaurna Range. Alziamo gli occhi e non vediamo altro che nuvole e pioggia. Il paesino é tranquillo ed é un ottimo punto di partenza per fare trekking, cosa che non abbiamo fatto per meteorologia avversa!! Ma ci ritorneró, spero, per fare una buona camminata di almeno una settimana. Magari mi porteró papá.
I giorni passano ed il tempo migliora, ma le montagne piú alte del mondo restano perennemente dietro le nuvole, eppure sono li. Decidiamo di provare un po di brividi e l'ultimo pomeriggio prenotiamo in un'agenzia per fare del parapendio sopra Pokhara; se non possiamo vedere l'Annapurna, almeno faremo il nostro battesimo dell'aria. Ore 15.30, arrivati in cima alla collina, a Sarangkot (2.000mt), nervosi ed emozionati l'istruttore apre bocca: "the weather is turning bad", si torna giú...neanche questo possiamo fare...e cosí dalla prevista massiccia dose di adrenalina dovuta al parapendio mi ritrovo sotto le coperte leggendo Erodoto che mi parla di Ciro, Creso e degli eventi che protagonizzarono...cose dell'altro mondo!!! Sconsolati andiamo a dormire con un pizzico di insoddisfazione per non aver goduto della vista del tetto del mondo, domani mattina partiamo per Kathmandu. Ci svegliamo alle 5.30 e..neanche una nuvola...rapidamente scendiamo, prendiamo un taxi e ci facciamo portare in riva al lago da dove la vista, oltre ad essere spettacolare, é doppia perché le montagne si riflettono sulla sua superficie. Sembra incredibile che per tanti giorni non siamo riusciti a vedere nessuna delle cime di queste meravigliose ed enormi montagne. Saliamo sul bus appagati e ci sentiamo dei privilegiati.

Nepalí Easy Rider

Dopo il caos dell'India, il Nepal ci sembra un'oasi di pace. Poi arriviamo a Kathmandu e scopriamo che anche qui ci sono un traffico ed un inquinamento incredibili e che, come in India, decine di persone ti tartassano ad ogni metro per venderti qualcosa: dalle droghe ad una giornata di rafting. Passano 2 giorni in cui visitiamo Durbar Square, bella e caotica, ed altre parti della Old City, dopodicché decidiamo di affittare una moto e girare la valle attorno alla capitale. Non sono Jack Nicholson e non guido una Harley (solo una yamaha 125 di fabbricazione indiana) peró....che bellezza girare in moto fra le montagne e non dipendere piú dalle incerte, sgangherate e sovrafollate linee di bus locali. Una sensazione di libertá davvero piacevole. Il posto piú bello dove arriviamo si chiama Nagarkot, a 2.000mt, di fronte al Langtang Range, un'altra parte della catena dell'Himalaya. Viste incredibili dal letto, spostavo la tenda all'alba e mi ritrovavo davanti le montagne innevate, di un colore rosato che presto cambiava in giallo tenue e poi bianco. Dopo visitiamo altri piccoli centri ed antiche piazze imperiali. L'ultimo giorno ci dedichiamo ai templi buddhisti ed induisti in prossimitá o dentro la cittá. Immaginate una "trazzera"fangosa e piena di buche, pensate al traffico natalizio a Palermo (in questi giorni qui si celebra Diwali) e moltiplicatelo per 10, aggiungete al tutto un inquinamento che fa sembrare lo smog nebbia e, dulcis in fundo, il perenne suono di centinaia di claclson. Capirete perché dopo 8 ore in moto in mezzo a sto casino...mi sono chiuso in hotel per le 24 ore successive rimpiangendo Nagarkot.
Il Nepal mi é piaciuto molto, peccato solo che i turisti siano considerati dal governo esclusivamente como "cash cows". Il mio consiglio é di visitare questo accogliente paese peró lasciare all'ultimo posto, se resta tempo, la capitale.

lunes, 5 de octubre de 2009

Welcome Nepal

Primero de todo, discular la demora en la actualizacion del blog, pero la verdad es que las conexiones inetrnet son bastante lentas.

Estamos en Chitwan, ya en Nepal, pero antes, tengo que contaros nuestros ultimos dias en India.

Despues de estar en Pushkar, nos dirigimos hacia la capital del Rajhastan, Jaipur: nada especial, una ciudad mas de la India.

Desde Jaipur hasta Orcha y Kajuraho, donde el complejo de los Templos eroticos nos fascina. Vale la pena hacer un parada en este tranquilo lugar.

Nuestro proximo destino es Varanasi: donde temprano por la manana cogemos una pequena embarcacion para recorrer los ghats del rio Ganges. Me parece estar en un zoo: para los autoctonos es lo mas normal banarse en el rio, lavarse los dientes, la ropa, purificarse, rezar,.. pero para el foraneo es como estar en un teatro donde ves solo espectaculo. Bastante triste, en mi opinion.

Nos preparamos para el largo viaje antes de llegar a la frontera con Nepal, es un autobus nocturno de unas 8hrs, pero como siempre en la India, se le tiene que sumar un par mas.

Los tramites en la frontera son rapidos, asi que nos encontramos en Nepal en un abrir y cerrar de ojos.

Pensabamos estar mas fresquitos, pero de momento la humedad es la misma.

Nuestra primera parada en Nepal es Lumbini, un sitio relajante, donde tuvo lugar el nacimiento de Buda, asi que esta lleno de Templos y sitios de culto budistas.

Lo mejor es alquilarse una bcicleta para recorrer la zona, pero evitar las horas de sol...

En estos momentos estamos en Chitwan, un parque Nacional de Nepal con frontera con la India. Dicen de haber rinos y tigres pero nosotros no hemos estado afortunados en verlos, asi que nos haremos la idea.

En breve direccion a Pokara, inicio de muchos de los trekings hacia Annapurna, pero creo que nosotros haremos algo mas lighj,.. seguro

Pronto actualizacion de fotos de los ultimos lugares donde hemos estado, como hemos dicho antes, la conexion es muy lenta y no podemos descargar picasa en los ordenadores, sorry

sábado, 3 de octubre de 2009

ARRIVEDERCI INDIA…BUONGIORNO NEPAL!!!

Ebbene si, ecco la seconda tappa del lungo (almeno sulla carta) cammino che porta…non so bene dove, ma lo scopriró strada facendo...almeno spero!! Venti giorni circa in Nepal, partendo da Lumbini, luogo natio di Siddharta Gautama...Buddha. Ma mica siamo qui per quello (cu si nni futti), siamo qui solo perché un lungo tragitto (10 ore) in un bus che sembra stesse insieme solo per le preghiere degli occupanti, ci ha portati al confine col Nepal e Lumbini si trova solo a 20 km, contro i 180 di Pokhara, per esempio. Non avremmo resistito ad altre 7 ore di viaggio. Resteremo qui fino a dopodomani mattina e dopo ci sposteremo in un posto che sembra valga la pena visitare: il Chitwan National Park. Fra qualche giorno i dettagli.
Intanto devo raccontare di Khajuraho e di Varanasi, luoghi famosi per motivi diversi; l’una per i templi con bassorilievi e sculture erotiche (per non dire pornografiche), l’altra per il fiume sacro, il Gange, che la attraversa e che qui riceve due affluenti (uno é l’Asi, l’altro...google it!!). I templi di Khajuraho sono davvero belli, particolari e molto curiosi. Non si sa bene come mai dei luoghi di culto ospitassero delle scene di sesso esplicito (anche con animali!!), ne quale fosse la loro finalitá. Comunque sia affascinante.
Sempre tanto caldo, tante ore di bus per arrivare (avarie incluse, nel bel mezzo del nulla e con l’autista a ripetere ancora dopo 30 min: no problem, 5 minutes...) e poche ore di sonno nel treno che ci ha portati fino a Varanasi. Abbiamo incontrato un po di persone con cui ci siamo uniti per un paio di giorni, seppur saltuariamente: un gruppo di catalani di La Palma (accanto a Molins!!), un ragazzo belga un po strano ma che ci ha fatto simpatia perché ci ha ricordato il nostro amico Niktus, e poi qualche altro.
Varanasi...massacrati dai vari venditori, autisti di rickshaw, bambini, presunti santoni, receptionist...tutti ad offrire servizi imperdibili, i migliori sul mercato...ma che palle!!! Asfissiati per le 48 ore che siamo rimasti li. Comunque sia la visita vale la pena per la gita in barca che si fa all’alba, ora in cui molte persone vanno a purificarsi (con molta immaginazione) facendo il bagno nel Gange...vacche morte, munnizza, cadaveri, ceneri, scorie industriali. Lo scenario é incredibile, tutti i ghat pieni di gente fino ad arrivare al ghat dove cremano i morti..pire funerarie in riva al fiume...insomma bello da vedere ma quell’acqua meglio non toccarla!!

sábado, 26 de septiembre de 2009

Jaisalmer-Bikaner-Pushkar

Jaisalmer

Se alza un majestuoso fuerte de arena rojo, debido al viejo sistema de cañerías de la ciudad es uno de los monumentos más amenazados del mundo: Mas de 120l de agua por persona se bombean, provocando que este fuerte se vaya derrumbando poco a poco.

Jaisalmer es una ciudad conocida por los safaris en camello. Solo llegar tienes a los operadores que te venden el mejor safari, por el desierto de Thar, que hace frontera con Pakistan.

Nosotros escogimos a uno que nos inspiró confianza, puede que por el nombre: Mr. Desert. Este personaje es imagen de muchas publicidades del Rajhastan.

Dormimos una noche en el desierto, baja un cielo espectacular, pero con una fuerte tormenta de arena, así que de dormir,….. poco.

El alba, a las 6 de la mañana, nos brindó con un precioso amanecer sobre unas dunas de color azafrán.

Valió la pena pasar aquel calor encima del camello, aunque es recomendable hacer lo mismo en jeep.

Bikaner:

Después de 6 horas en autobús ( saliendo desde Jailsamer), llegamos a Bikaner.

Es una pequeña localidad famosa también por su fuerte, lleno de havelis espectaculares y templos jainistas que se adentran en el casco antiguo.

Lo más destacable, es sin duda, el Templo de Karni Mata, más conocido como el Templo de las Ratas. Se encuentra fuera de la ciudad, así que se tiene que coger un autobús local para llegar.

Karni Mata vivió en el s. XIV y realizó muchos milagros durante su vida. Cuando su hijo pequeño murió, Karni pidió al Dios de la Muerte, Yama, que lo trajera de nuevo a la vida; pero Yama conestó que no era posible. Pero que ella, como encarnación de Durga, sí podía, y así lo hizo. Decretando que los miembros de su familia ya no morirían sino que se reencarnarían en kabas (ratas). De ahí el nombre.

Es un importante centro de peregrinación, donde los devotos ofrecen el prasad (comida sagrada) en forma de bolas de azúcar, similar a nuestros “confits” / peladillas.

En la entrada del templo, hay centenares de puestos donde venden estas ofrendas, a parte de la famosa ceniza de un fuego sagrado del sanctasanctórum, la tikka ( con lo que se hacen la marca en la frente).

Los hay de muchos colores pero los más habituales son el rojo y el de color azafrán.

Así que dentro del templo uno anda descalzo entre ratas y bolas de azúcar, además se dice que si una kaba te pasa por encima de los pies, serás bien afortunado.

Para el pelegrino es un sitio de devoción aunque para el visitante pueda parecer un espectáculo.

Pushkar:

Mundialmente conocida por su Feria del Camello. Aquí se congregan miles de personas entre los meses de octubre y noviembre (las fechas coinciden con el octavo mes lunar del calendario hinduista).

Es una feria donde los comerciantes hacen un gran business con los camellos, llegan desde muy lejos, y se puede llegar a las 80 mil cabezas de ganado.

Es un pequeño pueblo conocido también por su gran cantidad de templos y ghats ( escaleras) que llevan al lago, pero nosotros hemos estado desafortunados porque el lago está vacío, así que el máximo atractivo de la ciudad está en obras.

Nos quedamos, pero con el único templo Brahama existente en la India y uno de los pocos en el mundo ( o bien así dicen las guías).

Brahama es el espíritu supremo, en meditación eterna, con lo cual, está por encima de todo.

Según una leyenda, el lago sagrado de Pushkar existe debido a que Brahma lanzó una flor de loto desde el cielo.

En la visita al templo, en la entrada te dan un puñado de flores las cuales se tienen que lanzar después en este lago sagrado, siempre y cuando no esté “under construction”

Da Jaisalmer a Orchha

Ultima settimana impegnativa…e per questo non abbiamo avuto il tempo di scrivere nulla ;))

Vediamo un po’…ecco si ci sono…Jaisalmer ed il suo bellissimo forte, incastonato nella montagna e che sembra fondersi con essa..non é solo una sensazione, sta lentamente sprofondando a causa dell’erosione, chissá quanto durerá!! Da li siamo partiti deserto “adentro” a cavallo di un cammello (in realtá era un dromedario di nome Robert!!), il tutto prenotato con un agente dal romantico ed evocativo nomignolo di Mr. Desert (a Palermo diremmo…minchia ru tascio!!), un omone dal barbone nero ed occhi verdi, che appare in molti manifesti di propaganda del Rajasthan. Andare per ore ed ore con il dromedario non é il meglio (dopo un po rompe il cxxxx), bensí dormire fra le dune sotto un cielo stellato incredibilmente nitido e ricco di costellazioni. Con noi c’era una coppia di israeliani....unico pregio: avevano nozioni piú che basiche di astronomia; in questo modo abbiamo potuto apprezzare qualcosa di piú specifico che la via lattea! La mattina, dopo aver disseppellito i nostri corpi dalla sabbia che ci ha ricoperti durante la notte, su in cima alla duna piu alta a guardare il sole sorgere...in costume adamitico, oh mica ci si va tutti i giorni nel deserto del Thar al confine pachistano!

Dopo una piacevolissima notte seduti su un autobus, arriviamo alle 4 del mattino a Bikaner; verso le 11 finalmente, dopo tanti giorni, prendiamo un autobus al volo...come i locali!! Siamo integrati quasi del tutto! Lo crediamo fin quando non arriviamo al tempio di Karni Mata, meglio conosciuto come il tempio dei topi. Centinaia di persone in coda per andare a fare la propria puja ai topini (migliaia!!) sparsi ovunque ormai strapieni dei doni portati dai fedeli, basicamente dolci, zucchero e cose del genere...adesso non mi sento piú tanto integrato.

Non trovando altri motivi per restare partiamo alla volta di Pushkar, cittá sacra agli induisti, che ospita l’unico (?) tempio di Brahma esistente. Il luogo piú sacro é il famoso lago, circondato da ghat (scale) che, normalmente accolgono migliaia di fedeli ogni giorno. Ecco, noi arriviamo ed il lago é vuoto...VUOTO e con i trattori dentro a lavorare...ecchecazzo!!! Ci consoliamo sparandoci il miglior hotel del viaggio per l’incredibile cifra di 14€ a notte...che nababbi che siamo. A Pushkar mi rendo conto che l’omologazione del turista rasenta il ridicolo..ovviamente io mi escludo ;) Tutti vestiti allo stesso modo con orribili pantaloni hippy che, per curiositá, ho provato in un negozietto...c’erano 40ºC e sti cosi tengono un caldo...e poi tutti a comprare pipe per fumare..beh tutti no, ma il buon 80% si...e di tutte le etá. Insomma pe fare i diversi andavano tutti allo stesso modo. Contenti loro...

Andiamo a Jaipur e la chicca é uno spettacolo al famoso cinema Raj Mandir. Che divertimento, la gente urla non appena la/il protagonista entra in scena; gli uomini in sala ne approfittano per vedere due tette ed un culo, visto che le donne indiane (belle o brutte) non é che mostrino molto. E poi il film era anche carino, ovviamente non impegnativo, pieno di balli, musiche...ecco lo stile Bolliwood! Prima di entrare in sala siamo stati “assaltati” pacificamente da decine di ragazzi che ci hanno fotografati...sembravamo degli animali allo zoo. Dopo il cinema altro comodissimo bus notturno (arrivederci Rajasthan) per arrivare ad Orchha, piccolo e carino paesino che ha dei bellissimi palazzi, pieni di pitture, purtroppo un po in rovina. Ricorda Bundi.

Dopo questa lungo riassunto settimanale credo proprio che mi andró a scolare una meritata birretta..hasta pronto!!!

jueves, 17 de septiembre de 2009

250km,......8hrs

Ecccoci a Jodhpur, la cosiddetta citta' azzurra. Caldo asfissiante e sole, pero' la visita di un giorno e' d'obbligo!!! Ieri eravamo ad Udaipur, la citta' dei laghi, che e' famosa per il lago Pichola e l'Hotel 5* che si trova proprio nel mezzo...un'isolotto!!! Si vede che vi e' stato girato parte di un film di 007 ed ovunque proiettano: Operazione Octopussy!!!
Per arrivare a Jodhpur abbiamo preso un autobus notturno....seduti in questo catorcio per 8 ore (250 Km...no comment)...siamo arrivati alle 4 del mattino dopo essere stati sbatacchiati per il 90% del tempo, causa strada NON asfaltata. Domani Jaisalmer ed escursione nel deserto per un paio di giorni!!!

Baci a tutti


Hemos salido de Udaipur, conocida como la ciudad mas romantica del Rajhastan, la verdad es que puede que si lo sea, pero esta lena de turistas!!!!
es una ciudad conocida tambien por los lagos que la rodean, y en uno de ellos se encuentra un lujoso hotel de 5* donde se ha rodado parte de Octopusy 007.

Hoy estamos en Jpdhpur despues de aber pasado la nocvhe en un autobus local. La distancia entre las 2 ciudades es de 250 km, pero hemos llegado despues de 7-8hrs,... sin comentarios...

Jodhpur, dispone de un impresionante fuerte, pero la ciudad no tiene mas que esto, asi que manana temprano nos vamos hacia Jaisalemer, donde pensamos hacer alguna excursion en camello por el desierto,.. depende todo de la temperatura,...


besos a todos

lunes, 14 de septiembre de 2009

Indian news: strike in Chittorgarh

Rieccoci qui a scrivere...stamattina abbiamo preso un treno per passare mezza giornata a Chittorgarh prima di dirigerci a Udaipur ma....sorpresa!!! Treni bloccati e strade chiuse per uno sciopero. Parlando con la gente sul treno abbiamo chiesto se fosse abituale o no...risposta scontata, ovviamente non capita quasi mai...che culo!!! E cosi' dopo un lunga attesa e dopo un "percorso alternativo" in rickshaw siamo arrivati a destinazione, in hotel. Fuori manifestanti e polizia, visita del forte rimandata a domani mattina.

Grazie a tutti per i vostri messaggi, con piu' calma vi risponderemo uno ad uno...baci.



Pensabamos de tenerlo todo organizado para los dis o tres dias siguientes, pero esta claro que en la India no puedes organizar nada.....pole pole,..

Nuestro destino final: Chittor, pero antes no hemos llegado aqui han pasado unas cuantas horas mas de las previstas asi que la visita al Mayor Fuerte de Rajastan queda aplazada para manana,.... y todo gracias a una gran manifestacion en la ciudad, donde policias y manifestantes se las tenian en la calle!!!

nosotros tranquilos con nuestro rickshaw llegamos al hotel, por cierto el mas lujoso de la ciudad a 600INR,... ( al cambio : 68.5INR es 1 euro,.. haced calculos,..)

Gracias de corazon por los comentarios,.. nos ha hecho muchisima ilusion leerlos, de verdad,.. aunque estemos lejos nos acordamos de todos vosotros,..

besos,..

domingo, 13 de septiembre de 2009

BUNDI

Aunque parezca emntira, estamos en un sitio tranquilo,.. despues de haber estado en la ruidosa Delhi, estar en un sitio como Bundi, nos parece estar en un paraiso,..

De casualidad hemos llegado aqui, la verdad es que merece la pena quedarse un par de dias y disfrutar de lo que te ofrece esta pequena ciudad.

Es la primea semana de viaje y ya nos ha pasado un poco de todo, como era previsible, pero la gente aqui es muy afectuosa y amable, asi que en ningun momento te sientes perdido.

Os vamos informando de nuestro recorrido,...

...e adesso scriviamo anche per il ramo italiano!!! Come dice Laura finalmente siamo in un paesino tranquillo, senza il trambusto della capitale od il pressing dei venditori, guide, autisti di Agra. Bundi e' una oasi di pace, con dei palazzi meravigliosi, anche se abbandonati ed ormai regno incontrastato delle scimmie....oggi ne abbiamo incontrate parecchie!!!

In questa settimana molte cose sono successe, persino di essere finiti a 700 km dall'ipotetico punto di arrivo che ci eravamo prefissati, causa omonimia di alcune citta' in differenti regioni indiane....siamo scesi in una stazione e persino le scimmie ci guardavano stupite, credo nessun turista sia mai arrivato fin li (eravamo gli unici sul treno).

Ci ha colpito molto la gentilezza, voglia di dialogare e di aiutare di molta gente (specie fuori dai grandi centri urbani/turistici)...spesso ci hanno accompagnato personalmente a negoziare dei prezzi giusti con i rickshaw, ci hanno dato consigli ed indicazioni.

Da domani ci sposteremo verso Udaipur e nei prossimi giori speriamo di poter scrivere ancora!!!

miércoles, 9 de septiembre de 2009

Noticias de Delhi

Hola a tod@s!!!! Por fin ha llegado el momento....estamos en la India!!! Quien ha estado ya sabe que caos, que olores...en fin...un mundo a parte. Despues de tres dias en la capital, esta noche cogeremos un tren direccion Mandawa, pequeno centro del Rajastan. Que bonito es pensar de tener un ano de tiempo por hacer lo que nos gusta mas: viajar. Una sensacion unica de libertad.

domingo, 30 de agosto de 2009

los inicios


Hemos empezado ya la cuenta atrás del inicio de nuestro viaje.
Falta solo una semana para partir hacia nuestro primer destino: India

Os mantendremos informados

Gabriele y Laura