domingo, 18 de julio de 2010

Cambio di emisfero, da sud a nord...

...brutto segno, stiamo ritornando al punto di partenza....ma andiamo con ordine!
Il Peru' mi ha davvero sorpreso con la sua varieta' di paesaggi e climi: montagne con selva sub-tropicale, deserti, piantagioni di coca, migliaia di chilometri di costa, rovine appartenenti a svariate civilizzazioni. Gli ultimi posti che abbiamo visitato sono stati las islas Ballestas, conosciute come le Galapagos dei poveri (o poverissimi) e le incredibili linee di Nazca. Mi son costate una forte nausea a causa del volo su un aeroplanino a 6 posti (incluso il pilota) ma ne e' valsa la pena.

Il 12/07 arriviamo in volo da Lima (metropoli davvero bruttina) a Ciudad de Guatemala, capitale dell'omonimo stato cetroamericano. Andiamo direttamente a L'Antigua visto che la capitale e' pericolosa ed anche brutta. Leggendo i giornali si trovano regolarmente notizie di assalti ad autobus pubblici con granate e pistole...insomma meglio mantenersi alla larga. Dicevo di l'Antigua, citta' coloniale bella e piovosa (almeno in questo periodo), dove restiamo un paio di giorni, non potendo visitare una delle attrazioni, il vulcano Pacaya, perche' negli ultimi tempi e' troppo attivo. Basti dire che il 29 maggio le eruzioni hanno sparato in cielo tonnellate di cenere che sono arrivate fino a Ciudad de Guatemala, obbligando a chiudere l'aeroporto per diversi giorni (piu' o meno come quanto successo in Islanda).
Da Antigua il Lago Atitlan, altro meraviglioso bacino naturale che abbiamo la fortuna di poter visitare, dopo il Titicaca ed il Vittoria (non in questo viaggio). Incastonato fra antichi vulcani ricoperti di selva tropicale, non molto grande ma bello da morire. Un posto ottimo per rilassarsi. Noi ci rilassiamo in un ostello che si chiama "mi chosita", tradotto la mia piccola baracca! Vi devo spiegare altro??
Adesso, dopo aver inutilmente tentato di avvistare il Quetzal (uccello simbolo nazionale) nel Biotopo del Quetzal, siamo arrivati in un paesino dal nome Coban, porta di ingresso per un luogo che a descriverlo sembra magico: Semuc Champey. Piscine naturali che si sono formate nel profondo della selva, dai colori azzurro e verde smeraldo...non vedo l'ora. Mi sa che avremo tempo anche per un bagnetto. Intanto ci prepariamo per stasera, visto che siamo invitati a casa di una docente universitaria e poetessa che abbiamo conosciuto sull'autobus. Ci ha regalato un libro autografato ed ha insistito per andare a cenare da lei, con la sua famiglia. Inizio ad adorare questo paese.

Presto nuove notizie dal centro America. Passo e chiudo.

2 comentarios:

  1. ho voglia di vedertiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!
    Claudia B.

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  2. manca pocooooooo :)
    anche io Claudiona...un bacio a tutti e tre.

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